L’ antropofagia culturale è uno dei tratti più interessanti e distintivi del modernismo brasiliano ed il modo per risolvere questioni aperte dai processi di colonizzazione e decolonizzazione. Nella mostra personale di Adriano Costa (San Paolo, 1975) presso lo spazio A Sud, a cura di Massimiliano Scuderi, vengono toccati alcuni punti cruciali del complesso sistema semantico in cui siamo immersi al giorno d’oggi. Nell’arte contemporanea ci si imbatte sempre più spesso in linguaggi che colgono nel processo di divoramento della quotidianità, in tutta la sua fenomenologia, i punti cardine di una pratica esistenziale condivisa da molti artisti.
Il risultato consiste in una risposta – o una domanda – che realizza il senso stesso dell’arte contemporanea, come linguaggio complesso (cfr. Nathalie Heinich) in cui pittura, scultura, video, installazione e quant’altro, si fondono in un paesaggio multimorfico.
In una dichiarazione l’artista definisce i contorni ed il senso della sua pratica nel progetto di Pescara:
Come in Macunaíma1 , l’antieroe di Mario de Andrade, pilastro iconico del modernismo brasiliano, ALL FISHERMAN KNOW ABOUT U( S ) è la mostra presentata allo spazio A Sud di Pescara, dove tutto è possibile. Il randomico qui è un complemento .
Una campagna Citroen (1985) disegnata da Jean Paul Goude, con il volto robotico di un’impavida star, Grace Jones, che canta in uno scenario desertico e la serie Nofretete (2014) di Isa Genzken possono coesistere nello spazio espositivo. La relazione tra le due eroine dell’arte nasce da un ritaglio di carta di una banale pubblicità presa in un supermercato vicino casa. L’opera, la città, il pianeta, internet, le campionature e/o le questioni sul diritto d’autore sono insieme in un frullatore, trafficando all’infinito dalla scultura alla moda, alla musica passando per la danza nell’opera video “Opere su carta, opere su marmo, opere su plastica “ .
Mi sono filmato mentre scivolavo sul pavimento di marmo dello spazio A Sud, usando pezzi di carta e plastica come strumenti. Mi sembra di pattinare nel mondo sconfinato e violento della comunicazione. Comportamento antropofago elevato al massimo potenziale.
Ciò che qui m’ interessa non sono le radici dei riferimenti mondani, ma ciò che esprimo come “vomito al mondo”. Ho messo i termini, ora così attuali, di colonizzazione e decolonizzazione in un luogo in cui non importa affatto chi ha fatto cosa e cosa è stato o non è stato fatto.
La mostra parla e fa un omaggio al piacere di esistere.
Una vasta miriade di narrazioni può essere attivata dal pubblico o meno. E’ un chiaro invito ad un tour de force di musica elettronica servito su un piatto. Un piatto da rave. Si tratta di riceverlo o meno. Il complotto qui consiste nell’esplorare il significato del termine greco di ekstasis. Perdere il controllo è il plat du jour.
1M. De Andrade, Macunaima, Biblioteca Adelphi, Milano, 1970.
The exhibition will be open until March 25, 2023 by appointment.
L’ antropofagia culturale è uno dei tratti più interessanti e distintivi del modernismo brasiliano ed il modo per risolvere questioni aperte dai processi di colonizzazione e decolonizzazione. Nella mostra personale di Adriano Costa (San Paolo, 1975) presso lo spazio A Sud, a cura di Massimiliano Scuderi, vengono toccati alcuni punti cruciali del complesso sistema semantico in cui siamo immersi al giorno d’oggi. Nell’arte contemporanea ci si imbatte sempre più spesso in linguaggi che colgono nel processo di divoramento della quotidianità, in tutta la sua fenomenologia, i punti cardine di una pratica esistenziale condivisa da molti artisti.
Il risultato consiste in una risposta – o una domanda – che realizza il senso stesso dell’arte contemporanea, come linguaggio complesso (cfr. Nathalie Heinich) in cui pittura, scultura, video, installazione e quant’altro, si fondono in un paesaggio multimorfico.
In una dichiarazione l’artista definisce i contorni ed il senso della sua pratica nel progetto di Pescara:
Come in Macunaíma1 , l’antieroe di Mario de Andrade, pilastro iconico del modernismo brasiliano, ALL FISHERMAN KNOW ABOUT U( S ) è la mostra presentata allo spazio A Sud di Pescara, dove tutto è possibile. Il randomico qui è un complemento .
Una campagna Citroen (1985) disegnata da Jean Paul Goude, con il volto robotico di un’impavida star, Grace Jones, che canta in uno scenario desertico e la serie Nofretete (2014) di Isa Genzken possono coesistere nello spazio espositivo. La relazione tra le due eroine dell’arte nasce da un ritaglio di carta di una banale pubblicità presa in un supermercato vicino casa. L’opera, la città, il pianeta, internet, le campionature e/o le questioni sul diritto d’autore sono insieme in un frullatore, trafficando all’infinito dalla scultura alla moda, alla musica passando per la danza nell’opera video “Opere su carta, opere su marmo, opere su plastica “ .
Mi sono filmato mentre scivolavo sul pavimento di marmo dello spazio A Sud, usando pezzi di carta e plastica come strumenti. Mi sembra di pattinare nel mondo sconfinato e violento della comunicazione. Comportamento antropofago elevato al massimo potenziale.
Ciò che qui m’ interessa non sono le radici dei riferimenti mondani, ma ciò che esprimo come “vomito al mondo”. Ho messo i termini, ora così attuali, di colonizzazione e decolonizzazione in un luogo in cui non importa affatto chi ha fatto cosa e cosa è stato o non è stato fatto.
La mostra parla e fa un omaggio al piacere di esistere.
Una vasta miriade di narrazioni può essere attivata dal pubblico o meno. E’ un chiaro invito ad un tour de force di musica elettronica servito su un piatto. Un piatto da rave. Si tratta di riceverlo o meno. Il complotto qui consiste nell’esplorare il significato del termine greco di ekstasis. Perdere il controllo è il plat du jour.
1M. De Andrade, Macunaima, Biblioteca Adelphi, Milano, 1970.
The exhibition will be open until March 25, 2023 by appointment.